Lucy Murigi e l'Atletica Valle Brembana dominano il Vanoni

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Nadir Cavagna (Atletica Valle Brembana) - Foto: Meneghello

(Comunicato stampa) - Pubblico delle grandi occasioni, tempo ideale e livello di partecipazione altissimo, sia per qualità che per quantità (156 staffette al via). Di più non potevano chiedere gli organizzatori del GS CSI Morbegno e lo spettacolo della corsa in montagna, lo spettacolo del Trofeo Vanoni anche quest’anno ha regalo emozioni forti. In prima frazione il primatista Alex Baldaccini parte subito a bomba e scollina per primo alla Chiesa di Arzo, ma sul rettilineo di via Vanoni un super Alberto Vender, in un arrivo spalla a spalla (per loro secondo e terzo miglior tempo di giornata), passa per primo il testimone a Luca Merri. L’Atletica Valle Brembana lancia Francesco Puppi, sfila poi la Francia con Alexandre Fine ed il talentuoso Gabriele Bacchion (Tornado). In seconda frazione il distacco dei bergamaschi aumenta fino a due minuti con un Puppi che, nonostante una corsa efficace, sperava in tempo migliore. Alle sue spalle si consolida la Francia con SylvainCachard, ma Xavier Chevrier (Atletica Valli Bergamasche) recupera metri preziosi dopo l’opaca prima frazione di Luca Cagnati. Terza frazione. Nadir Cavagna si gode il trionfo, rallentando pure nel rettilineo d’arrivo per raccogliere l’applauso del pubblico. E’ bagarre per le restanti posizioni del podio con Cesare Maestri che stampa il miglior crono di giornata (29’28”) e issa l’Atletica Valli Bergamasche al secondo posto, ai danni di una Francia che con un Julien Rancon molto raffreddato non riesce a tenere la posizione. Le prime tre staffette sono racchiuse in 16 secondi, a dimostrazione dei valori in campo (1h31’21” Atl. Valle Brembana, 1h31’34” Atl. Valli Bergamasche Leffe, 1h31’37” Francia). A completare la top five i competitivi Tornado (1h33’44” con Bacchion e i fratelli Cassol) e La Recastello Radici Group (1h35’44” per Ruga, Piana e Bertolini). Poi si accomodano lo Snowdon Race Team, l’SA Valchiese, i Falchi, l’Inov 8 Team, una sorprendente Spagna e i diavoli rossi del CSI Morbegno (Giovanni Tacchini, Stefano Sansi, Marco Leoni). Un trionfo per tutti: atleti, tifosi e appassionati. Una ricca premiazione finale dove anche tanti master sono saliti sul podio e dove, ancora una volta, si è ricordato il forte legame che il Trofeo Vanoni e il CSI Morbegno hanno con la propria storia e con quella della corsa in montagna.
Gara stellare doveva essere e così è stato. Il 36° Vanoni femminile ha regalato emozioni a non finire, già a partire dal numero incredibile di partecipanti: ben 112 al via. Un fiume rosa che dalla centralissima via Vanoni si è inerpicato su per la via Priula tra due ali di folla entusiaste. Un tifo scatenato e caloroso che ricordava le tappe del Giro d’Italia. In testa alla corsa si piazza subito la favoritissima Lucy Murigi (Run2gether), alla quale si agganciano, senza grandi timori reverenziali, l’irlandese Sarah McCormack e la francese Elise Poncet. In cima al dosso scollinano tutte nell’ordine con un distacco risicato. Discesa a tutta, ma al mitico “salto” la keniana arriva “lunga”, frena all’ultimo e si sbilancia, forse è proprio lì che perde i pochi preziosi secondi che non le permetteranno di rubare il record ad EmmieCollinge. Il primo posto però non vacilla, Lucy continua la sua marcia trionfale e taglia il traguardo dopo 21”16”, a soli 3 secondi dal 21’13” della Collinge. Alle sue spalle McCormack (Snowdon Race Team) si porta a casa la seconda piazza in 21’23”, precedendo di 5 secondi la francese ElisePoncet. Poi è il vuoto, con AnaisSabrie (Francia/22’12”) e l’azzurra Gaia Colli (Atl. Valle Brembana/22’17”) a chiudere la top five. La vincitrice dello scorso anno Elisa Sortini (ATl. Alta Valtellina) è sesta in 22’30”, seguita dalla ceca PavlaSchorna (22’53”), dalla scozzese Adkin Scout (23’04”), dalla bravissima Alice Gaggi (La Recastello Radici Group/23’13”) e dall’inglese Kelli Roberts (Snowdon Race Team/23’19”). Le prime 3 racchiuse in 12” secondi la dice lunga sul livello della gara, così come 7 straniere nella top ten. Un Vanoni femminile memorabile e dal tasso tecnico alto come non mai. Un percorso forse un po’ scivoloso nella parte iniziale della via Priula e una Lucy Murigi accolta come una superstar a Morbegno tra selfie e strette di mano. “Il salto mi ha preso un po’ alla sprovvista, peccato non aver fatto il record, ma è stata comunque una bellissima gara” questa la dichiarazione della gazzella keniana che sicuramente ha lasciato una traccia indelebile nella storia del Vanoni femminile.