L'intervista: Roberto Nani, la rinascita dello sciatore livignasco

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“Never give up”. Mai mollare. Questa la parola d’ordine di Roberto Nani, fortissimo gigantista livignasco, che, dopo essere stato alcuni anni fa nella top 5 della specialità in Coppa del Mondo, ha accusato una flessione uscendo un po’ di scena. Ma lui non ha mai mollato e, con grinta, passione e dedizione, è riuscito a rientrare dalla porta di servizio, diciamo così, della Coppa Europa e a mettersi in luce in questa prima parte di stagione con performance di spicco, podi e risultati di assoluto valore. Dopo essere salito sul podio in diverse occasioni, Roby Nani ha piazzato l’acuto vincente nel gigante di Coppa Europa di Berchtesgaden salendo sul gradino più alto del podio dopo 8 anni! Un capolavoro. Quali le tue sensazioni dopo la vittoria?
<<Ovviamente fa piacere vincere. Sensazioni? Nessuna in particolare, ero convinto già prima della vittoria di essere veloce da un po’ di tempo, c’era solo da concretizzare la sciata>>. Raccontaci come è stato fare un passo indietro per farne poi due in avanti? <<Ritornare in Coppa Europa già dall’anno scorso è stato un po’ traumatico dal punto di vista mentale e di motivazioni. Dopo aver gareggiato per tanti anni in Coppa del Mondo, ritornare indietro non è stato per nulla facile. Quest’anno è stata una sfida anche con me stesso. Dopo essere stato escluso dalla nazionale, ho deciso  di ripartire investendo e scommettendo su me stesso, sono andato in Nuova Zelanda, ho dovuto effettuare da solo la preparazione e ho cambiato anche i materiali. Una rivoluzione. Ci sono stati diversi cambiamenti anche nella vita perché mi sono ritrasferito a Livigno dopo 7 anni in cui ho abitato a Bormio. Mi sono rimesso in gioco, ripartendo dalla Coppa Europa. Ho avuto la possibilità di allenarmi con la squadra di Coppa del Mondo e di Coppa Europa e fin da subito ero molto veloce e ho capito che il lavoro svolto in estate stava dando i suoi frutti>>.
Come è iniziata la stagione? <<Nelle prime gare in Norvegia ho centrato un 3° e un 4° posto, pur partendo con pettorali alti, e di lì in poi è stato tutto un crescendo. Da fine ottobre mi alleno con la squadra nazionale di Coppa del Mondo e di Coppa Europa. Gli allenatori mi hanno dato due possibilità di gareggiare in CDM: in Alta Badia, dove non son riuscito ad entrare tra i 30 a causa anche di un manto della pista veramente brutto per i pettorali alti, e a Garmisch. Peccato che sia stato annullato il gigante in Val d’Isère dovrei avrei dovuto scendere anche io>>.  Quali i prossimi obiettivi? “Il primo è quello di provare a prendere il posto fisso in Coppa del Mondo per il prossimo anno, attualmente sono secondo nella classifica del Gigante e alla fine mancano solo tre prove (ricordiamo che acquisiscono il posto fisso i primi tre classificati di ogni disciplina ndr). Le prossime gare saranno tra 10 giorni e poi ci sono le finali di Coppa Europa. In Coppa del Mondo gareggerò sicuramente a Hinterstoder (recupero del gigante di Val d’Isere) e a Kranjska Gora e, grazie ai risultati in Coppa Europa, ripartirò a ridosso dei 30. Io mi sento molto bene, ho fiducia per le prossime gare anche se devo dire che rispetto a dicembre la forma è un po’ calata. Ma sto sciando bene. Sono molto contento di quel che sono riuscito a fare, ripartendo dalla Coppa Europa per ritornare in Coppa del Mondo, ai massimi livelli>>. Un'ultima domanda, non ti è mai venuta voglia di mollare? <<No. Non ero ancora pronto a mollare perché non ho ancora espresso il mio vero valore. Questo è stato il vero motivo che mi ha dato le motivazioni giuste per poter percorrere questa strada. Credo che davanti abbia ancora molti anni in cui esprimermi ai massimi livelli>>.