Robert Antonioli si racconta al termine dell'ennesima stagione trionfale

Sport invernali

Credit photo: Maurizio Torri (sportdimontagna.com)

Non sa ancora quando potrà metterla in bacheca ma quel che è certo è che Robert Antonioli si è aggiudicato la sua terza Coppa del Mondo generale. Stare fermi a casa in questi giorni è difficile per tutti, per gli sportivi ancora di più e per un super atleta sempre attivo come Antonioli deve essere un “inferno”. <<Con queste belle giornate di sole è chiaro che vien voglia di prendere gli sci e di farsi una bella “gita” in montagna. Ma dobbiamo sforzarci e stare a casa, so che è difficile, non ditemelo ma è chiaro che prima di tutto viene la salute e quindi è doveroso stare a casa. E poi il divano, a pensarci bene, è un bel richiamo>>. Robert, la Coppa generale è tua. <<Ufficialmente attendo la comunicazione della ISMF (Federazione Internazionale dello Scialpinismo) però sulla generale non ci sono dubbi, sono davanti a tutti. Ho chiesto, tramite il mio allenatore se ci sarà una consegna della Coppa ufficiale ma non è di certo un problema>>. Robert, che stagione è stata? <<Il mio obiettivo stagionale era quello di vincere la generale di Coppa del Mondo e quindi direi che questa è stata un’altra stagione molto positiva. Non dimenticherei nemmeno i 4 titoli italiani (uno per specialità) conquistati a dicembre>>. Sei partito come una scheggia, te l’aspettavi? <<No, assolutamente. In estate non sono riuscito a lavorare come al solito e come avrei voluto a causa di un infortunio ad una mano e quindi le prime gare erano per me un’incognita assoluta. Ma fin da subito mi sono sentito bene, sono riuscito a spingere, come si dice in gergo, a vincere e ad ottenere piazzamenti al top>>. Niente classiche. <<Si, purtroppo le gare più spettacolari, la Grande Course, il Pierramenta, il Mezzalama e il Tour du Rotour sono saltate a causa del dilagare del Coronavirus e del conseguente e doveroso stop imposto dalla federazione. E’ un peccato, sono gare che mi piacciono molto ma era giusto fermarci e le affronteremo l’anno prossimo con grande vigore>>.
Tu sei una certezza, come vedi il movimento giovanile dello Skialp? <<Direi bene, Magnini ormai è lì e dall’anno prossimo sarà un avversario tosto per i massimi traguardi. Riguardo ai valtellinesi segnalo Nicolò Canclini che ha fatto passi da gigante mentre in campo femminile direi che Giulia Murada e Samantha Bertolina cominciano ad essere due certezze. Poi c’è Giovanni Rossi in rampa di lancio e un gruppo di giovani e giovanissimi che stanno crescendo bene. Credo che in Alta Valle e in Valtellina i giovani abbiano in me e in Michele (Boscacci ndr) due punti di riferimento come lo sono stati per noi in passato Graziano Boscacci, Ivan Murada e Guido Giacomelli>>.